Rewilding – rinaturalizzare
Il crescente movimento di rewilding mira a ripristinare la natura, a beneficio della fauna selvatica, del pianeta e persino delle persone. “Rewild the world” è il grido di battaglia lanciato dal naturalista David Attenborough nel suo documentario Netflix del 2020 “A Life on our Planet”, in cui richiama l’attenzione sulla natura devastata dallo sfruttamento umano. Il rewilding descrive un processo di ripristino degli ecosistemi al punto in cui la natura può prendere il sopravvento e prendersi cura di sé stessa. Gli esseri umani svolgono un ruolo attivo nel guidare la rigenerazione, nutrire i processi naturali e persino reintrodurre le specie. L’approccio ha benefici per la biodiversità e sostiene la lotta al cambiamento climatico. Secondo una ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Nature nell’ottobre 2020, il rewilding può avere un impatto significativo sulle emissioni di gas serra.
Forse l’esempio più celebre di rewilding fino ad oggi può essere visto al Knepp Castle Estate nel West Sussex, in Inghilterra. Una volta coltivato intensamente, il terreno è stato dedicato a un progetto pionieristico nel 2001 per aiutare la natura a prosperare. Nel tempo, il sito, che ancora produce cibo, ha visto un aumento della fauna selvatica, incluso il ritorno di specie rare come il falco pellegrino e la farfalla imperatrice viola. Finora, molte delle prime iniziative di ripristino, come il Knepp, sono state effettuate su terreni privati.
Lanciato nel 2020, Heal è un ente di beneficenza con sede nel Regno Unito che spera di utilizzare il crowdfunding per convertire i terreni impoveriti, comprese le ex fattorie e le aree della cintura verde. L’obiettivo è che questi siti diventino santuari non solo per la fauna selvatica, ma anche per le persone. Parlando al Guardian, il presidente di Heal, Jan Stannard, ha detto: “La nostra visione è di guarire la terra, curare la natura e guarire noi stessi.”
La Fondazione Conservation Carpathia sta adottando un approccio diverso, acquistando appezzamenti di terreno di proprietà privata per combattere il disboscamento illegale e creare una regione selvaggia protetta in Romania, che nel 2020 ha visto la reintroduzione del bisonte al pascolo.
I progetti di ripristino urbano mirano a portare benefici anche alle città. Il Trinity College di Dublino ha sostituito i suoi prati falciati con prati fioriti. L'ente benefico per la fauna selvatica Plantlife vuole trasformare i bordi stradali della Gran Bretagna in corridoi per la fauna selvatica, avendo completato con successo un progetto pilota nel Dorset nel 2020.
Il valore
Ci sono crescenti opportunità per i marchi che vogliono affrontare il cambiamento climatico di collaborare con iniziative di rilancio. Volvo UK sta sostenendo alcuni dei progetti di restauro del Durrell Wildlife Conservation Trust, tra cui Recover the Atlantic Forest, che vedrà piantati 17.000 alberi nella foresta pluviale brasiliana. Wunderman Thompson Data rileva che il 58% delle persone afferma di apprezzare maggiormente l’outdoor e l’ambiente come un risultato della crisi pandemica.
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Da sempre lavoriamo in modo ecosostenibile e secondo le regole – se ne esistono – dell’economica circolare.
La nostra volontà più profonda, il nostro perché che ci muove in questo lavoro, che ci faalzare la mattina, è rendere il mondo un posto migliore. Esattamente come i progetti di Rewilding. E anche noi stiamo lavorando per rendere possibile, attraverso la vendita dei nostri prodotti ricondizionati, la ri-piantumazione di aree disboscate.
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Fonte: The Future 100: 2021 Vocabulary, Wunderman Thompson