La rete digitale è una fonte inesauribile di opportunità, ma anche di pericoli. Ogni giorno, migliaia di attori malintenzionati tentano di violare le nostre difese informatiche, mettendo a rischio la nostra sicurezza, la nostra privacy, il nostro benessere. Per questo, l’Europa ha deciso di agire, rinnovando e potenziando la sua legislazione sulla cybersicurezza. Si tratta della direttiva NIS2, un atto normativo che impone a tutte le imprese che operano in settori e attività vitali per il nostro mercato interno e la nostra società digitale di adottare misure rigorose per proteggere i loro sistemi informativi da ogni tipo di minaccia.
La direttiva NIS2 non lascia nulla al caso: definisce chiaramente le categorie di soggetti obbligati, che vanno dai fornitori di servizi pubblici essenziali, come l’energia, i trasporti, la sanità, ai fornitori di servizi digitali essenziali, come le piattaforme online, i motori di ricerca, i servizi cloud, passando per i fornitori di componenti di microchip, di software, di dispositivi IoT, e i fornitori di servizi tecnologici emergenti.
La direttiva NIS2 stabilisce anche quali sono le misure che questi soggetti devono adottare per gestire i rischi per la sicurezza dei loro sistemi informativi: si tratta di misure tecniche, organizzative, procedurali, che devono essere proporzionate al livello di esposizione al rischio e al grado di impatto potenziale degli incidenti. La direttiva NIS2 prevede inoltre l’obbligo di segnalare agli organismi competenti gli incidenti di sicurezza che abbiano un effetto significativo o sostanziale sul funzionamento dei sistemi informativi o sui servizi erogati.
Questa segnalazione deve avvenire entro 24 ore dall’individuazione dell’incidente e deve contenere tutte le informazioni utili per valutare la natura, le cause e le conseguenze dell’incidente. La direttiva NIS2 impone anche l’obbligo di informare gli utenti o i clienti degli incidenti che li riguardano direttamente o indirettamente, in modo da consentire loro di adottare le misure necessarie per proteggere i propri dati e i propri interessi. La direttiva NIS2 non si limita a fissare gli obblighi per le imprese: crea anche una struttura istituzionale per garantire il monitoraggio e il rispetto della normativa e per facilitare la cooperazione tra gli Stati membri. La direttiva istituisce infatti autorità nazionali competenti per la cyber sicurezza, che hanno il compito di vigilare sull’attuazione della direttiva e di sanzionare eventuali violazioni.
La rete europea di cyber sicurezza ha anche il compito di promuovere lo scambio di informazioni e buone pratiche tra gli Stati membri e tra le imprese, nonché di gestire situazioni di crisi o emergenza che richiedano una risposta coordinata. La direttiva è una norma ambiziosa e innovativa, che mira a elevare il livello di cyber sicurezza nell’Unione Europea e a creare un ambiente digitale più sicuro, resiliente e affidabile. I benefici della direttiva sono molteplici: per le imprese, che possono difendere meglio i loro dati, le loro reti e i loro sistemi informativi, accrescere la fiducia dei clienti e degli utenti e stimolare l’innovazione e lo sviluppo delle tecnologie digitali emergenti; per le istituzioni, che possono rafforzare la sicurezza nazionale e europea, prevenire e contrastare gli attacchi informatici che possono minacciare le infrastrutture critiche, i servizi pubblici essenziali e le funzioni vitali dello Stato; per i cittadini, che possono godere di una maggiore protezione dei loro diritti e delle loro libertà nel mondo digitale.